Niente griffes a scuola.

Le scuole medie di San Fior e Godega di Sant’ Urbano nel Trevigiano seguiranno l’ esempio di una scuola di Pordenone che già dallo scorso settembre ha deciso di obbligare gli studenti a indossare una divisa per andare a scuola. Niente grembiuli per gli oltre 350 alunni ma felpa azzurra con polo grigia per i maschi e rossa con polo blu per le femmine.

La notizia appare sul Gazzettino Veneto (LINK)

La nuova divisa si propone di combattere l’ uso di abiti griffati e di scollature esagerate e ombelichi in mostra di giovani ragazzi e ragazze. «Il figlio dell’industriale e il figlio dell’operaio indossano lo stesso vestito prescritto dalla scuola – si legge nel documento con cui è stata illustrata l’iniziativa -. E per lo meno a scuola non si assiste più alla competizione fra alunni che hanno la maglietta griffata e i compagni che portano i vestiti delle bancarelle».

A parte il facile populismo del “figlio dell’industriale che veste griffato e il figlio dell’operaio che veste dalle bancarelle”, trovo che il provvedimento che impone una duvisa per la scuola sia sacrosanto.

Aggiunge l’articolo:

I capi di abbigliamento sono stati acquistati con i soldi versati dalle famiglie degli alunni a inizio anno e grazie al contributo di uno sponsor, mentre i ricambi sono a totale carico degli studenti.

Bene. Mi auguro solo che quelle felpe abbiano un costo abbordabile, un buon rapporto prezzo/qualità, e che, con la scuola non sussistano impegni particolari.

————- Aggiornamento da La Stampa

«Gli scopi principali della divisa sono di rafforzare il senso di appartenenza a un gruppo e livellare la condizione sociale degli studenti – si aggiunge nel documento della scuola – La divisa fornisce una forma di uguaglianza durante l’attività scolastica sia tra studenti sia nei confronti degli insegnanti, talvolta i primi a discriminare di fronte all’apparenza».

Le divise sono acquistate con un contributo di 4 mila euro della Banca della Marca e con parte dei soldi che i genitori hanno versato a inizio anno. La scuola fornisce una felpa e una polo a ogni studente, i necessari ricambi costano alle famiglie 12 euro per ciascuna felpa, da 6 a 7 euro per la polo. Non ci sono negozi convenzionati, è lo stesso istituto comprensivo a dare i vestiti.

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12 risposte a Niente griffes a scuola.

  1. marisamoles ha detto:

    Mi sono già espressa a favore di un’iniziativa del genere. Pensa che nel mio liceo si vendono le felpe con il nostro logo. Basterebbe obbligare gli allievi ad indossarle con un paio di jeans qualsiasi … non credo ci sarebbe nulla di male.

  2. elisabetta ha detto:

    Plauso all’iniziativa….

    La trovo utile e, finalmente, degna per un inizio di riforma educativa che dia alla scuola un volto dignitoso, ordinato, e di dovuta serietà.

    Non è tutto, certo, ma è un buon inizio: cominciamo con l’abbigliamento, poi forse, spero arriveranno anche altre discipline che ridimensionino un po’ le esagerate innovazioni del lontano ’68.

    La divisa deve essere un segno di appartenenza al gruppo…
    Dopotutto non abbiamo per ogni affiliazione o gruppo una divisa: il soldato ha la sua divisa, il poliziotto la sua, il carabiniere la sua, il vigile la sua e anche l’ecclesiastico ha la sua… lo studente è pur esso un appartenente ad un gruppo, quindi, giusto che pure lui abbia la sua….

    Pordenone è la città dei miei genitori e dei miei nonni…. Sono fiera che proprio da lì sia partita questa bella iniziativa….

    eli

  3. vincenzo ha detto:

    Approvo incondizionatamente l’iniziativa.
    Oltre agli scopi egualitari ve n’è un’altro a parere mio non meno importante.

    Portare un’uniforme significa appartenenza ad un gruppo ben individuato ed individuabile e dovrebbe infondere anche il senso di orgoglio, con tutti i risvolti positivi ad esso collegati.

    Senza riferimento alle divise militari il cui scopo è fin troppo evidente ed a tutti ben noto, mi ricordo con gran piacere una abbastanza recente vacanza a Londra con mia moglie.

    A londra è cosa tutt’altro che rara vedere scolaresche in giro per la città con le divise.
    In particolare mi è rimasta impressa tra le altre una scolaresca di ragazzine con gonne blu, camicetta bianca ed un delizioso cappellino di paglia sul capo.
    Uno spettacolo che si sarebbe portati ad attribuire ad altri tempi ….. eppure assicuro attuale.

    vincenzo

    • marisamoles ha detto:

      Ogni tanto mi reco in Inghilterra per studio e mi è capitato di incrociare, la mattina, gli studenti con le loro divise: sono deliziosi ma qua parrebbero troppo austeri. Le felpe con i jeans, però, sarebbe comunque una bella idea.

    • frz40 ha detto:

      C’è forse una ragione in più per rafforzare lo spirito di appartenenza ad un gruppo riconosciuto e valido ed è quella di ridurre la voglia di appartenere ad un “branco“.

      Ma c’è un frase nel comunicato che mi lascia senza fiato, e che nessuno ha commentato; questa: «La divisa fornisce una forma di uguaglianza durante l’attività scolastica sia tra studenti sia nei confronti degli insegnanti, talvolta i primi a discriminare di fronte all’apparenza». Begli “insegnanti” !!!

      • marisamoles ha detto:

        Io personalmente non ho commentato la frase perché è una delle tante cose che si dicono sugli insegnanti, completamente prive di fondamento.

      • frz40 ha detto:

        Visto che è stata scritta proprio dalla stessa scuola, e, immagino quindi, dal dirigente e altri insegnanti, non credo proprio che sia “del tutto priva di fondamento”

  4. vincenzo ha detto:

    Cara Marisa, è vero qua sarebbero da molti considerati troppo austeri….ma proprio in questo stà la differenza…del resto anche i galeotti portano un’uniforme.
    La divisa è un fatto apparentemente solo formale, di per sè non cambia il modo di pensare di chi la indossa….ma, se dietro quell’uniforme ci fosse una tradizione, di educazione, di una qualche eccellenza, tutto questo condizionerebbe chi la indossa proprio nei singoli comportamenti.
    Credimi, sono convinto di questo e ti parlo per esperienza personale.

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