Er Pupone irridente

Il tifo calcistico fa deragliare anche i saggi.

E’ quel che dev’essere capitato a Massimo Gramellini che oggi ha scritto, per La Stampa: “Totti e sfotti”, un pezzo che inizia con queste parole “Ma cos’avrà mai fatto, il Pupone, per scandalizzare mezza Italia?” (LINK)

Ha irriso i giocatori della squadra avversaria e i loro tifosi. Tutto lì. A me sembra che, da parte di un professionista serio e strapagato, la cosa non sia del tutto normale. Ho fatto sport, ho insegnato a mio figlio a fare sport, calcio compreso, ma non gli ho mai insegnato ad irridere un avversario.

Ma Gramellini lo giustifica citando una serie di altri indegni esempi del passato e dicendo: “Non è stato un comportamento da sportivo. Ma da tifoso sì.“. Poi ci spiega che imputare le violenze degli ultrà agli sfottò “ è come imputare i delitti di un serial killer alle zingarate di «Amici miei»”.

Caro Massimo, questa volta non ci siamo proprio. E non è accettabile neppure da un tifoso granata (il ché è tutto dire…).  

Un conto è lo sfottò tra amici al bar, un conto sono gli sfottò tra le curve di uno stadio, un conto sono gli sfottò di giocatori professionisti e loro dirigenti nei confronti degli avversari e loro sostenitori.

Ben vengano i primi, accettiamo pure i secondi quando stanno entro i limiti della non violenza, ma dei terzi cerchiamo proprio di farne a meno. Soprattutto quando delle “zingarate” non hanno proprio nulla a che vedere e vogliono solo ferire ed irridere.

Le teste calde di queste rappresentazioni non ne hanno proprio bisogno. E di teste calde son sempre più pieni gli stadi. Che di teste normali son sempre più vuoti.


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5 risposte a Er Pupone irridente

  1. Vincenzo ha detto:

    Vincenzo // aprile 20, 2010 a 4:17 pm | Replica

    La prima cosa per una persona che si reputa “sportiva”è il rispetto degli avversari.

    L’ altra cosa da mai dimenticare è quella di “sapere vincere”.

    Caro Frz potresti cercare in Rudyar Kipling una frase bellissima e che mi sfugge al momento ma il cui senso è quello di non lasciarsi prendere dal successo della vittoria che’ potrebbe diventare un temibile nemico perchè potrebbe fare perdere il senso di noi stessi?
    Ne varrebbe la pena e, a mio parere sarebbe calzante con questo Post

    Non sarebbe male che i veri uomini non lo dimenticassero mai.

    Vincenzo

    • frz40 ha detto:

      Non ho trovato la frase che ricordi, ma la tua è ottima per esprimere quel concetto.

      Di Rudyar Kipling, per contro, ho trovato un aforisma che non c’entra nulla, ma che mi ha molto divertito. Dice
      «Una donna è soltanto una donna, mentre un sigaro è una bella fumata.»

    • frz40 ha detto:

      Ho trovato anche questi due versi, tratti dalla sua poesia “Se”, che mi è piaciuta e pubblico a parte:

      «Se…riesci, incontrando il Successo e la Sconfitta
      a trattare questi due impostori allo stesso modo…»

      forse ti riferivi a quelli

  2. Vincenzo ha detto:

    Si, te l’ho scritto nel Post su Kipling.
    Grazie ancora, la frase era proprio quella!

    Un abbraccio
    Vincenzo

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