Come sempre Eva contro Eva: l’articolo è divertente, merita di essere letto, ma….
Dice:
“Troppo muscolosa e col 40 di piede. Lei e Magnini sono ricchi e famosi, ma si scordino le olimpiadi della simpatia“
“Avete presente quell’amico con cui avete condiviso vacanze, maturità, pene d’amore e servizio militare, che a un certo punto si fidanza e non lo riconoscete più, perché con lei è diventato orso, asociale e vagamente zerbino? Avete presente quell’amica con cui avete condiviso saggi di danza, cinema il sabato pomeriggio, la prima ceretta e pianti inconsolabili che un bel giorno si fidanza col figo del paese e improvvisamente si trasforma in una smorfiosa supponente che a malapena vi saluta? Insomma, avete presente quelli che presi singolarmente sarebbero anche dei cari ragazzi e in coppia diventano simpatici quanto Sabina Guzzanti al secondo giorno di ciclo? Per esempio, Federica Pellegrini e Filippo Magnini. Premetto. A me Federica è sempre stata simpatica e in tutte le versioni, perfino quelle da testimonial. Ho fatto finta di credere che nel tempo libero lei mangi biscotti in sottoveste di seta bianca anziché col pigiama di flanella Hello Kitty come una ventenne qualunque. Ho abbozzato un mezzo sorriso di fronte alla foto in cui lei, sott’acqua, si trascina un trolley Carpisa come manco il povero Marin ai bei tempi. Non ho neppure commentato il suo doppiaggio negli spot Enel in cui ci ricorda che è «tutto compreso» con la voce flautata di Reinhold Messner in cima alla vetta
Gliele ho lasciate passare tutte. Anche Sanremo. E guardate che perdonarle il balletto sanremese con l’occhiale a forma di spritz con ombrellino, mi è costato un lungo percorso di elaborazione junghiana dello shock dall’analista. Mentre accade tutto questo, Federica non si stacca un attimo dal nuovo fidanzato, Filippo Magnini. Che per carità, è pure belloccio, ma è il classico tipo che ti fa vedere la tartaruga pure se gli chiedi: «Scusa, sai mica dov’è corso Vercelli?». Uno che se dovesse pagare l’Imu sul narcisismo, sarebbe il primo contribuente del paese. Nelle interviste, non fanno che cinguettare. E quanto è bella Federica. E quanto è sexy Filippo. E quanto siamo felici. E quanto siamo appagati. E quanto ci piace chiacchierare. Che tu dopo un po’ dici: ok, siete belli bravi ricchi e famosi, però una discussione per il calzino bagnato lasciato a marinare nel cestello della lavatrice l’avrete pure voi, no? Federica, nel frattempo, cavalca con sempre più spavalda convinzione la sua svolta sexy. Una svolta che all’inizio era ironica e maliziosa, con allusioni alla passione per il tacco 12 e ritratti indimenticabili in cui appariva spruzzata d’oro come un carro del Gay Pride. Poi il taglio corto, azzeccatissimo, a sottolineare la sua androgina bellezza.
Finché un giorno, a furia di sentirsi dire che al suo confronto Miranda Kerr è un’addetta al controllo mensa del carcere di Opera, Fede ha cominciato a crederci. Non sono solo bella, alta bionda e tonificata da più miglia nautiche in curriculum di un traghetto Moby Prince Piombino/Elba. No. Sono anche sexy. Il giro di boa è stato quel vestito a Sanremo, con la schiena completamente scoperta. La schiena scoperta è una scelta rischiosissima. Se non hai l’arco perfetto sembri una sogliola. Se hai qualche chilo in più rischi l’effetto Marini, coi due rotolini laterali che calano come le mascelle al boxer d’allevamento. Se sei Federica Pellegrini, da dietro, con quelle spalle, sembri il capocantiere della linea gialla della metropolitana. Lì ho capito che era una strada senza ritorno. E infatti, è arrivata la campagna Yamamay di cui Federica è da poco improbabile testimonial.
Ora, siamo onesti. Federica Pellegrini sta all’acqua quanto un delfino e all’intimo quanto Giancarlo Magalli. E non è che non sia bella. È che in mutande e reggiseno sdraiata sul bancone lucido che ammicca al fotografo con quel quaranta di piede e la schiena di Hulk Hogan, non è credibile. E non ho fatto in tempo a scriverlo sotto forma di un tweet («Voler far passare la Pellegrini per sexy è come voler far passare il trota per un fine semiologo») che con due vigorose bracciate sono stata raggiunta dagli strali del prode Magnini. Il quale a sua volta, in difesa della bella sirena nerboruta, ha scritto dei tweet trasudanti lirismo in direzione della sottoscritta (opinionista che caga il c.., la madre degli idioti è sempre incinta…). Tweet a cui non risponderò perché il mio credo religioso mi impedisce di replicare alle offese di un tizio le cui sopracciglia sono depilate nel mezzo manco fosse una star del nuoto sincronizzato.
È evidente che il cloro ha un effetto disinfettante su batteri, funghi e autoironia. Come se non bastasse, la coppia Pellegrini/Magnini esce in copertina su Vanity Fair. I due sono nudi e abbracciati, casomai a qualcuno venisse il sospetto che i due non siano fidanzati ma soci di una srl nel campo degli idrocarburi. E anche qui tocca fare un’annotazione poco simpatica, me ne rendo conto: la Pellegrini, nuda, tatuata e stranamente ingobbita, fa sangue quanto una libreria Billy. Che poi il perché di quella posa da gobba è un mistero. È una vita che ci dicono «nuota che il nuoto migliora la postura» e poi vien fuori che il nuoto è sì lo sport più completo. Completo di cifosi. Poi c’è l’intervista. E va bene, si amano. Lei è la donna della sua vita. Lui è protettivo. Si sposeranno. Ma soprattutto, tornano a parlare degli ex fidanzati. Quei due poveri martiri: Luca Marin e Cristiana. («Con Cristiana era finita», «Luca conosce i suoi errori» etc..). Che tu leggi e pensi: i fattacci di Shangai, la felicità sbandierata, le copertine nudi, le allusioni a una vita sessuale più pirotecnica del Capodanno a Sidney, non sono già una mortificazione sufficiente per quei due poveri ragazzi? Non potrebbero lasciarli riposare in pace come la pasta per la pizza? No. Loro infieriscono. Perché sono sfacciati, belli, fortunati e grandi campioni, che vedremo alle prossime olimpiadi di nuoto, ovviamente. Per quelle di simpatia, temo che la coppia non si qualificherebbe neppure ai campionati junior di Cernusco sul Naviglio.”
(Da: “Fede sta all’intimo come Magalli” , di Selvaggia Lucarelli, per Libero).
…. ma un po’ d’invidia, Selvaggia?
HAHAHAHAHHAHAHAHA!!! il capocantiere della linea gialla della metropolitana!!! Selvaggia sei meravigliosa! Invidia non credo…dai, la Pellegrini é una campionessa nel suo campo, ma in quanto a fascino e sexy…é vero, ha lo stesso carisma del mobile Billy!!!
HAHAHAHHAHAHAHA :-DDDDDDDDDDD
Non condivido l’articolo. Mi sembra semplicemente inutile.
Cose da donne, che però fanno sorridere anche i maschietti. E un sorriso non è mai inutile.
Concordo con Lou: non credo sia invidia, anche perché la Lucarelli, nonostante i suoi anni in più, ha molto più fascino della Pellegrini. Dice delle cose giuste: il nuoto, per una donna, non è l’ideale se vogliamo parlare di sex appeal. Il corpo di una nuotatrice è androgino e credo che a nessuno piacerebbe aver le spalle della Pellegrini e, onestamente, nemmeno il suo fidanzato. Magnini è orribile … se poi parliamo di soldi, il discorso cambia.
Diciamo che la Fede si è costruita un personaggio grazie al successo gossipparo … secondo me, almeno all’inizio, nemmeno lo cercava. Ma poi, come si suol dire, ha colto la palla al balzo. Mica scema. 🙂
L’articolo è divertente e spiritoso, ma anche un tantino (e sottolineo tantino) maligno e credo, come dici tu, Franco, scritto anche con un velo di invidia.
Forse non sarà così, ma così sembra e così si intuisce.
Trovo che Federica Pellegrini sia oltre che una brava nuotatrice, anche una bella ragazza.
La sua carriera e le sue performance sportive l’hanno portata sulla vetta della notorietà, la sua vita privata sembra felicemente e ampliamente soddisfatta, con le sue apparizioni e interviste in tolk-show televisivi, articoli e foto in riviste e i suoi spot pubblicitari, ha acquisito una popolarità della quale è giusto che ne approfitti….
E chi non lo farebbe????
Beata lei!!!!
Certo che c’è sempre il rovescio della medaglia e questo articolo della Lucarelli ne è l’esempio.
« Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa. »
(non ti curar di loro ma guarda e passa)
Celebre verso della Divina Commedia di Dante
Fanne tesoro Federica e godi in completa gioia questo fortunato, benefico e bellissimo periodo della tua vita….
E’ il mio augurio di tutto cuore.
eli
Condivido. Io sto dalla parte di Federica. Le dobbiamo sportivamente molto e se anche si pavoneggia un po’ che male fa?
la dizione montanelliana è “la madre degli imbecilli è sempre incinta” non menzionando gli idioti, esemplari ben differenti dai primi in quanto questi ogni tanto si riposano, mentre gli imbecilli mai,
Prendo nota, ma non capisco a cosa ti riferisci. Va beh….
(opinionista che caga il c.., la madre degli idioti è sempre incinta…). era nel testo della Selvaggia
@ lou e @Marisa
Ho rinunciato ormai da molto tempo a capire le donne, le amo come sono e basta, ma mi chiedo: se non è un po’ d’invidia, che cosa è che le spinge a graffiare in questo modo?
Invidia per me é voler essere come lei e questo non é per me così (non é bella, é una gran campionessa di nuoto che comunque non é uno sport che mi interessa). Invidia per essere famosa? Boh. La Lucarelli puoi trovarla un po’ acidina nella descrizione, ma non per invidia in questo senso…forse per il fatto che lei non possa già essere più che contenta di essere un grande campionessa e debba per forza essere sexy anche se non lo é…dai, non si può dire che é sexy la Pellegrini! La Lucarelli lo é molto di più ed é una cosa che non puoi diventare 😉 Quindi il fatto che continuino a pagarla per gli sponsor ci sta, ma che voglia passare per icona sexy no…per questo la critica un po’ acida ci sta proprio (poi lei é divertentissima!) 😉
Le motivazioni dell’invidia sono le più disparate ed impensabili. Non penso, comunque che in questo caso si tratti di un invidia patologica, altrimenti l’articolo sarebbe stato ben più cattivo. Oltre a tutto in passato l’aveva difesa: Leggi QUI
Perchè se una donna è critica verso una bella ragazzotta, la si taccia sempre di invidia? La solidarietà femminile è cosa tanto bella quanto rara ma adoperiamola quando davvero serve (e serve, serve….). La Lucarelli è stata invece coraggiosa perchè sicuramente sapeva che sarebbe andata incontro a questa critica.
Beh, la mia era un piccola accusa bonaria e non mi sento così colpevole, tanto più che l’articolo era davvero divertente. Ma ‘coraggiosa’ mi sembra veramente troppo.
🙂
HO CONOSCIUTO PERSONALMENTE LA FEDE,NEL CAMPIONATO DI NUOTO A ROMA L’ANNO SCORO , ANTIPATICCISSSIMAAAAA PIENA DI PRESUPPOPEA! A PARTE LA SUA BRAVURA COME NUOTATRICE, PER CUI CONDIVIDO L’ARTICOLO SENZA INVIDIA!
Coraggiosa nel senso che sapeva di prendersi dell’invidiosa, che non è un difetto simpatico… Sì. lo so che il tuo tono è bonario, è per questo che ti seguo: mai toni parrucconi 😉
Mi piace sentire che mi segui. Grazie.
Da anni sono convinto che le donne governerebbero il mondo se fossero, tra di loro, meno invidiose… e pungenti.
“Questa” è la fortuna dei maschi.
E non hai tutti i torti 🙂