Il Crocifisso

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Infuria la polemica sul problema del Crocifisso nelle aule scolastiche.

Più di una sono state le “esibizioni” di noti personaggi in quel cesso di trash TV che noi abbiamo in Italia.

Povero Crocifisso, ance Lui immolato sull’altare dell’audience!

Se ne son sentite di tutti i colori. La stragrande maggioranza degli Italiani è a favore, ma ampio spazio è stato dato anche alle voci “contro”. Fa spettacolo.

Da sempre sostengo che un Popolo che sia degno di questo nome deve avere le sue tradizioni e deve difendere i suoi simboli, laici o religiosi che siano, che hanno contribuito a segnarne la storia. Non è cancellandoli per dare spazio a sparute e faziose minoranze che si costruisce la forza di un popolo.

Sposo, in proposito, il pensiero di Francesco Alberoni, sul Corriere di oggi con l’articolo “La storia i simboli e i divieti Se l’utopia cancella la libertà” (link).

Val la pena di leggerlo

Dice: “Proibire i loro simboli perché irritano, turbano, danno fastidio a un individuo qualsiasi, significa impedire a intere comunità di continuare a essere se stesse, negare il pluralismo”

Ne riporto le conclusioni: “Siamo europei, ma per favore, conserviamo le nostre tradizioni, il nostro linguaggio, sì, perfino le nostre debolezze, i nostri pregiudizi. E se ci impongono a forza qualcosa, diciamo di no

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Una risposta a Il Crocifisso

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