A tavola, con la pubblicità delle tette rifatte.

Se non vado errato esistevano, e forse esistono ancora, precisi limiti per la pubblicità e le campagne promozionali fatte da professionisti quali, avvocati, commercialisti medici e chirurghi, etc., per promuovere le proprie attività professionali e in campo sanitario.

Credo che le stese norme siano estendibili a ospedali, cliniche e strutture sanitarie pubbliche o private.

Al di là, comunque, delle specifiche normative in materia, credo sussistano delle regole di buon gusto sull’opportunità di trasmettere certi messaggi da parte della televisione, soprattutto in ore e nel contesto di programmi di elevato ascolto.

Mi riferisco in questo caso alla campagna promozionale de LaClinique® che sta andando in onda all’interno di CHI VUOL ESSERE MILIONARIO, condotto da Gerry Scotti su Canale5, che ha, ogni sera, un audience di circa 5 milioni di spettatori tra le 19 e le 20.

Con un certo fastidio, ne avevo giù notata una alcuni mesi fa, in ottobre mi pare, e speravo che non si ripetesse, ma l’ho rivista ieri sera.

Più o meno si svolge così: «Vorrei rifarmi le tette», dice una tale, «Io il lato B, ma ho paura», dice un’altra, «Io le labbra e il naso», aggiunge una terza…. E chi più ne ha più ne metta..

«E che problema c’è? – dice Gery Scotti – qui trovi chirurghi specializzati, prezzi competitivi, massima sicurezza e il 98% dei clienti si è dichiarato “molto soddisfatto”»

Insomma tutto facile. Come mangiare un budino.

Ma vi sembra il caso? Arriveremo anche qui al compri tre e paghi due? Non mi stupirei poi troppo.

Spesso il simpatico Gerry chiude il programma con la frase, dai più giudicata inopportuna: «E che Dio ci perdoni». Questa volta mi pare più che sia ben appropriata.

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14 risposte a A tavola, con la pubblicità delle tette rifatte.

  1. elisabetta ha detto:

    Trovo anch’io che pubblicizzare interventi, anche se dichiarati semplici (ma sempre semplici non sono) e gli stessi operatori ne denunciano in negativo solo il 2%, non sia una pubblicità educativa.
    Tutte le prestazioni professionali sono lecite e anche in diritto di essere pubblicizzate, ma in questo caso, non si pubblicizzano creme o profumi… ma interventi chirurgici che necessitano di anestesie e bisturi: strumenti questi non proprio nella norma di uso quotidiano.

    Penso a quel 2% brrrrrrr…. pochi… ma con quali conseguenze????

    elisabetta

  2. Giulia ha detto:

    a me non dà fastidio per niente una pubblicità del genere, è solo che non ci siamo abituati e abbiamo un sacco di pregiudizi…
    fa strano parlare di chirurgia in pubblicità ma ne vediamo i risultati in tv dalla mattina alla sera…almeno qui è trasparente!

    • frz40 ha detto:

      Appunto, spero che non mi ci facciano abituare.

      E’ utile una pubblicità del genere? Fa bene allo spirito ? Arriveremo al “come ti faccio io le tette non te le fa nessuno”?

      E i pericoli di questi interventi non li dichiara mai nessuno?

      Io in un programma che si da qualche aria di diffondere o premiare qualche granello di cultura, ne avrei fatto volentieri a meno.

  3. vincenzo ha detto:

    Questa volta darei ragione a Giulia anche se parlare del 98% di successi mi sembra volgare e mendace e, a parer mio, non depone a favore della serietà professionale dello studio medico in questione.

    Le percentuali possono essere una vera trappola se non si sa come vengono calcolate.

    Tutte queste alte percentuali di successo usate in campo medico – sanitario celano spesso emerite menzogne usate per rassicurare gli innocenti “polli”(detti anche pazienti).

    Un’esempio: vent’anni fa, a seguito di un’infarto cardiaco mi fu proposto di sottopormi ad un’intervento di angioplastica (oggi credo non si facciano più a causa dei rischi e di altro tipo di intervento più sicuro) a cui il proponente chirurgo attribuiva una percentuale di circa il 98/99% di successi.

    Una mia nipote, cardiologa , mi sconsigliò vivamente quell”intervento e, alle mie reiterate domande di maggiore delucidazione, mi disse che la percentuale si riferiva alla “popolazione” di quei pazienti che erano sopravissuti nelle successive 72 ore oltre l’intervento!
    Se mai un paziente fosse deceduto oltre quell’intervallo di tempo…. beh… non veniva conteggiato …… perchè … si capisce …. trattandosi di un ……. cardiopatico……!
    Potrei riportare un altro esempio di alte percentuali di “successi” dichiarati in campo Ortodontico ma tralascio perchè ci sono ancora dentro fino al collo!

    Vincenzo

    • frz40 ha detto:

      La pubblicità è l’anima del commercio. Come tale è destinata non solo a proporre un’offerta, ma a stimolare la domanda.

      Rifarsi labbroni, culi e tette è, pare, di gran moda alla luce di quel’ “apparire” che ormai pare tutto dominare.

      Anche se, come dice Giulia, gli esempi di “rifatte” ce li proprinano a tutte le ore del giorno, non mi pare che sia serio da parte di un personaggio come Gerry Scotti mettere la propria faccia a favore di una particolare clinica. Nè da parte di Canale 5.

      Io non lo avrei fatto, anche se, probabilmente, pagano bene.

      Poi, lo ripeto, di sofferenze, rischi e insuccessi non ne parla mai nessuno. Compreso il fatto che pare che certe protesi stiano, è notizia recente, letteralmente scoppiando un certo tempo dopo l’impianto.

      Vorrei proprio vedere cosa diresti se tra un paio d’anni tua figlia ti dicesse “Papà voglio due tette nuove, Andiamo alla Clinique, ce lo cosiglia anche Gerry Scotti.

  4. elisabetta ha detto:

    Caro Vincenzo, non mi disturba che tu sia d’accordo con Giulia, ma dal tuo intervento ho l’impressione che tu abbia detto più o meno quello che ho detto io.

    Pubblicizzare un intervento chirurgico, anche se viene assicurato col 98% di successo (percentuale per la quale anche tu nutri dubbi) non mi pare educativo, soprattutto perché incentiva con troppa semplicità e superficialità, il desiderio di molti-e giovani, non sempre ponderanti e consapevoli dei rischi che possono correre.

    Ne abbiamo già visti parecchi di casi, anche tra i vip, di interventi mal riusciti e difficilmente poi rimediati.

    Non voglio schierarmi contro la chirurgia estetica, anzi trovo che sia una branca della medicina che risolve molti casi di malformazioni e anche casi psicologici (per coloro che non si vedono come vorrebbero), ma la decisione di farsi operare deve essere lasciata maturare senza i consigli pubblicitari di Gerry Scotti.

    Una vera innovazione sarebbe, non togliersi le rughe o rifarsi le tette o rialzarsi i glutei… ma togliersi qualche diecina di anni e parlo davvero di anni (quelli di 365 giorni), e non anni di espressione…. 🙂

    Ma è una utopia, e l’utopia è sogno, e il sogno è desiderio, il desiderio è speranza e con la speranza si ritorna all’utopia… praticamente è una girandola… una banderuola… una “folla banderuola”…

    eli
    🙂

  5. Vincenzo ha detto:

    Caissimi Elisabetta e Frz,
    non mi aspettavo il fuoco incrociato di due siluri così precisi e letali! ….. Affondato!

    In effetti condivido che Gerry Scotti sia ben più credibile quando propone la pasta di riso o il riso della Scotti. Anche qua la forza della “grana” abbatte ogni barriera :
    è sempre solo questione di prezzo.

    Ad Elisabetta,
    Conosco anch’io la “folle girandola” nella quale ti dibatti in una alternanza di umori… se stai attenta ti accorgerai di non essera sola in questo caleidoscopio di colori che noi chiamiamo vita.. la consolazione della condivisiome è già tanto…

    A Frz,
    se tra un paio d’anni Vittoria dovesse chiedermi di aiutarla ad avere due tettine nuove …. ebbene capirei che tutti gli sforzi materni e miei, impiegati per la sua crescita non certo solo fisica, sarebbero, almeno in buona parte (quella più importante), andati persi…

    Un abbraccio dal profondo del mare …dopo l’affondamento!

    Vincenzo

  6. TANIA ha detto:

    MA IO DICO: MA CHE BISOGNO C’è DI RIFARSI LE TETTE , LE LABBRA , GLI ZIGOMI ETC. E UN MODO DI SFUGGIRE AL TEMPO , CHE SECONDO ME PRIMA O POI DEVI FARE IL RESOCONTO , NON C”E’ CHIRURGIA CHE TENGA!!!!!!!!!!!!!! BISOGNA ACCETTARSI COME MADRE NATURA TI HA CREATA , ANCHE LA RUGA HA SUO TEMPO E INDICE DI SAGGEZZA UMANA !!!!!!!!!!! IO NON POTREI MAI BACIARE UN UOMO CHE SI E RIFATTO LE LABBRA , MI FAREBBE SCHIFO , NON POTREI MAI ANDARE A LETTO CON UN UOMO CHE SI E RIFATTO IL P……………….O CHE NOTTE D’ AMORE PASSAREI???????? E COSI PENSO SIANO PER GLI STESSI UOMINI VERSO LE DONNE CIAO CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

    • elisabetta ha detto:

      Cara Tania, il tuo commento mi ha divertito e in buona parte condivido le tue idee, anche se posso capire che si possano migliorare alcuni cedimenti dell’aspetto che l’età purtroppo ci regala… ma esagerare… MAI….
      Penso però che anche se tu riuscissi a baciare un uomo con le labbra rifatte o andare a letto con uno col “pisello” nuovo avresti poi da fare i conti con Sabatino…. non credi????? Allora si che dovresti ricorrere alla chirurgia plastica per farti sistemare qualche “magagna”.

      😦 eli

  7. tania ha detto:

    Carissima Ely, hai ragione non avevo pensato al saba , ma forse se passassi una notte con un pisello rifatto non glene importerebbe cosi tanto sai , in fondo e un pezzo di gomma anche perche’ sa che non ci metterei nessuna passione !!!!!!!!!!!!!!!!! ok okkkkkkkkk boccio in pieno tutto cio’ che si gonfia col silicone meglio essere come te che qualche rughetta sul tuo bel viso ti fa apparire piu’ affascinante per la tua maturita’ , pensando chissa’ come era bella questa “” signora”” da ragazza , cosa che abbiamo pensato sempre tutti a costa paradiso di TEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE CIAO MIA CARAAAAAAAAAAAA

  8. Giulia ha detto:

    ehm…di cosa stiamo parlando adesso?
    io mi sono un pò persa…

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