Mi è capitato di recente di leggere alcuni pensieri di studenti liceali sul tema della generosità, della solidarietà, e delle buone azioni.
Un paio di questi ne facevano, con l’ entusiasmo tipico di quell’età, la chiave di successo per migliorare i rapporti tra le popolazioni e le genti.
Li leggevo con una certa tenerezza e un certo scetticismo. Pensavo all’utopistico “come sarebbe bello se…” a fronte di un più crudo, ma realistico: “la realtà, invece…”.
Questa mattina trovo un articolo di fonte Adnkronos che riporta i risultati di uno studio firmato dai ricercatori dell’University of California a San Diego e dell’ateneo di Harvard.
Dice che: “Il fatto di beneficiare di una buona azione gratuita, ci induce a fare lo stesso con altre persone scatenando una cascata di cooperazione. La generosita’ e’ contagiosa, proprio come l’egoismo e si propaga a macchia d’olio anche tra perfetti sconosciuti. E quando facciamo una buona azione le conseguenze possono essere insospettabili!”
Che dire? Hanno ragione. E hanno ragione quegli studenti della prima liceo.
Forse lo sapevamo anche noi, solo che ogni tanto ce ne siamo dimenticati.
Fonte: Adnkronos