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Caro Frz, il costo sociale per la cura non credo giustifichi alcuna obiezione di tipo economico.
Per non parlare della tragedia sotto il profilo umano!
Tu hai pubblicato proprio in questa sede la testimonianza agghiacciante di quella liceale contagiata a causa della condotta dissennata del “fidanzatino”.
Ai ragazzi bisognerebbe addirittura regalarli i preservativi!
E, da padre di una ragazzina quattordicenne, confesso che questa mia dichiarazione mi fa venire un tantino i brividi! …Ma tant’è!
In effetti non era affatto un’obiezione. E la notizia l’ho pubblicata proprio per dire BRAVO a chi ha avuto quest’iniziativa.
Non voglio fare la moralista dicendo che sono contraria a questa iniziativa; credo solo che i ragazzi d’oggi spendano tanti di quei soldi in fesserie, che i preservativi se li possono acquistare per conto loro (come fanno attualmente molti giovani correttamente informati, compresi i miei figli!).
Una giusta educazione sessuale è ciò che compete alla scuola. Per il resto si arrangino.
Non è regalando i profilattici che si combattono le malattie come l’aids; per quello basta una corretta informazione che, prima di tutto, dovrebbe interessare le singole famiglie. Ma di questo abbiamo già discusso altrove.
Cara Marisamoles,
Quando scrivi che non si combattono malattie come l’aids con i preservativi hai ragione! Ma per difendersi dal contagio non credo ci siano molti altri sistemi.
Altra alternativa è la castità …. ma queste erano cose abbastanza normali ai nostri tempi.
Hai anche ragione quando scrivi che è la famiglia a dovere educare ed informare correttamente i propri figli.
Ma poi qualcuno/a ci casca (sto di nuovo pensando a quella povera ragazza di cui si è letto su questo blog).
E’ vero doveva pensarci…e adesso si deve arrangiare.
Caro Vincenzo,
io intendevo che non serve distribuire nelle scuole i profilattici per prevenire le malattie, non che i preservativi non servano alla prevenzione. Ci mancherebbe!
Ma non immagini quanti pregiudizi ci siano ancora sul loro uso. 😦
Cara Marisamoles,
Ti ringrazio, hai proprio toccato il tasto dolente.
E’ esattamente per questo che gli espositori di preservativi nelle scuole assolverebbero sia ad una funzione educatrice, sia di monito.
Che la distribuzione poi sia gratuita o meno è di importanza marginale rispetto allo spauracchio di un contagio.
Io penso che i pregiudizi di cui giustamente tu parli siano frutto di pura ipocrisia.