Aragoste e champagne anche per i moralisti

Titolo, da Il Giornale:

MORALISTI DA RIDERE:LE 5 STELLE DI GRILLO.

Sottotitolo:

Ferie extra-lusso in Kenya Il comico fustigatore si gode il relax a Malindi.

Nulla di male a godersi una bella vacanza, ma Grillo si scagliò proprio un paio d’anni fa contro le vacanze della casta a Malindi, scrivendo che i figli e gli eredi della prima Repubblica si scaldano, come lucertole al sole, nelle spiagge di Malindi, pasteggiando a champagne a aragoste.

Che gli sia venuta la memoria corta?

Fonte: Blitzquotidiano.it LINK

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5 risposte a Aragoste e champagne anche per i moralisti

  1. elisabetta ha detto:

    Beppe Grillo è stato, negli anni delle sue apparizioni in Tv, in veste di comico, uno dei miei beniamini.
    Il suo umorismo accompagnato dalla sua cadenza genovese mi divertiva molto e se potevo non perdevo nessuna delle sue apparizioni.

    Poi il suo umorismo a cominciato a prendere risvolti di colore, come del resto ha fatto anche Adriano Celentano (altro mio idolo degli anni ’60)… e non importa quale fosse il colore, ma non ho mai trovato simpatico il mescolare lo spettacolo con la politica.

    L’attore, il cantante e il comico facciano l’attore, il cantante e il comico e i politici facciano i politici (anche se a volte cambiano pure essi il ruolo e risultano comici)….Insomma, ognuno faccia il suo mestiere.

    Non trovo ne onesto ne di buon gusto usare le simpatie guadagnate artisticamente per erigersi in podi politici e farne propaganda: ed è per questo che la mia simpatia per questi due bravissimi personaggi è completamente scesa a ZERO.

    Per quello che riguarda la vacanza di Beppe Grillo sulle spiagge Keniote non mi sorprendo e non mi scandalizzo, ma anch’io penso che a volte bisognerebbe pensare bene quello che si dice e le critiche per il comportamento degli altri in questo caso, come dici tu, denota “memoria corta” e soprattutto “parlare bene e razzolare male”…
    Ma si sa… sono sempre gli altri che sbagliano e imbrogliano le carte, gli altri che devono cambiare il modo di vivere… ma chi li critica ha però quell’IO, quell’EGO che è sacro ed è esente dai canoni di giusto comportamento: come dire: “fai quelle che dico ma non quello che faccio”.

    Comunque, buona vacanza Beppe, ma attento agli squali… il mar Rosso ne è pieno e quelli non si lasciano incantare dalla “parlantina” nè dalle battute con quel tuo simpatico accento genovese.….

    eli 🙂

    • frz40 ha detto:

      Zero + zero, fa sempre zero; Anche zero per zero fa sempre zero. E questo è il mio voto a chi non si fa scrupolo di marciare sul populismo per cercare di rinverdire i fasti di una carriera del tempo che fu. Peggio ancora se dall’alto di quella carriera si son montati la testa e credono di aver titolo per dar lezioni a non si sa bene chi. Salvo poi a razzolare come meglio gli fa comodo.

  2. paola ha detto:

    Elisabetta, di quello che scrivi tu io condivido tutto. Sembra che tu legga nei miei pensieri. Solo che tu scrivi meglio di me. Molto meglio. Bacio Paola

  3. vincenzo ha detto:

    Ho conosciuto, ancora ai tempi della lira, un venditore/importatore d’auto che viveva lautamente importando auto piuttosto importanti “parellelamente” rispetto ai canali tradizionali.
    Si sa che l’importazione parallela, del resto legale, uscendo dalla contingentazione delle Case ufficiali permetteva di evitare attese di mesi e mesi per l’acquisto di vetture di successo in tempi ragionevolmente brevi.

    La mia sorpresa fu che il “populista ” Beppe Grillo stava trattando per acquistare una vettura per un’importo di alcune centinaia di milioni di lire.
    Per cui non mi stupisco che il personaggio in questione conduca da tanto tempo un tenore di vita ben diverso da quello che si possa pensare vedendolo sudaticcio ed in maniche di camicia arringare il popolo.
    Sono peraltro d’accordo con Elisabetta: il comico faccia il comico, l’attore faccia l’attore …passi anche la satira politica …. siamo in democrazia e viviamo in un mondo liberale.
    Quello che si fà fatica ad accettare, anzi dà fastidio è questo “camaleontismo” per cui ci si cala in trincea a combattere una finta battaglia populista ben lontana dalla propria realtà ma vergognosamente congeniale ai propri personalissimi obbiettivi.

    Vincenzo

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